mercoledì 14 giugno 2017

Cosa significa sterilità psicogena o idiopatica?

Cosa significa sterilità psicogena o idiopatica?




Quando la sterilità non è vincolata da problematiche organiche, ed è influenzata da conflitti di natura psichica viene definita sterilita' psicogena o ideopatica .Per l’uomo concepire un figlio non è un fatto di puro istinto, come negli animali, ma un fatto complesso legato al desiderio, all’amore, alle pressioni sociali, al significato dato alla coppia e alla vita, alle aspettative future e ai vissuti rispetto al ruolo di madre e di padre.
I risultati statistici del Ministero della Salute riferiti al 2016 riportano che una coppia su 5 ha difficoltà a procreare: questo dato è raddoppiato rispetto al 1996. La maggior parte degli studi sono da sempre orientati più sull’analisi della personalità della donna infertile rispetto a quella dell’uomo, sul quale ci sono pochissime ricerche. Quello che invece è emerso con grande evidenza è la complessità dell’atto del concepimento che si lega al desiderio, all’amore, a influenze e pressioni sociali, alla visione della coppia e della vita, ai vissuti rispetto ai ruoli genitoriali e alle aspettative legate al futuro. Tutti gli studi più recenti sulla psicosomatica concordano sul ruolo che lo stress emozionale ha nello sviluppo di patologie organiche; nel caso dell’infertilità, lo stress agisce direttamente sull’ovulazione e sulla spermatogenesi.

Un fenomeno emblematico è l’esistenza di una patologia, nota ad endocrinologi e ginecologi, definita amenorrea ipotalamica, comunemente conosciuta come “amenorrea da stress” per richiamarne la causa, ovvero una sindrome provocata da una scarsa produzione delle gonadotropine a livello ipotalamico.
Questo dimostra come la componente psico-emozionale agisca concretamente e con meccanismi differenti su due importanti sistemi, quello neurovegetativo e quello neuroendocrino e di conseguenza anche sugli organi, creando oligospermia, disfunzioni croniche e acute, incidendo sul ciclo mestruale, sulla funzionalità ovulatoria e sull’impianto dell’ovulo.

Nel fenomeno psicosomatico le emozioni non accolte si scaricano sul corpo, attraverso i centri del cervello emotivo. In questa prospettiva, ogni conflitto o paura che restano inconsci possono influenzare negativamente la fertilità. Proprio nel cervello emotivo, la parte sottostante alla sostanza grigia della corteccia cerebrale, risiede la "centralina" dell’apparato riproduttivo, regolata dall’asse ipotalamo-ipofisario. I centri biologici del cervello emotivo entrano continuamente in risonanza con le situazioni di vita, il dolore, lo stress, i lutti, gli stimoli e i traumi che disturbano il flusso regolare di informazioni che arrivano alle ghiandole riproduttive: ovaie e testicoli.

Un punto focale è anche il legame esistente tra i centri nervosi dell’apparato riproduttivo e le aree del pensiero: la predisposizione mentale nei confronti del concepimento ne influenza il funzionamento.

L’apparato riproduttivo è molto sensibile a tutto quello che avviene nella corteccia cerebrale: quest’ultima può addirittura inviare dei segnali che inibiscono la sua azione, fino a sopprimere la funzione riproduttiva. Qualunque disagio emotivo mediato dalla corteccia cerebrale, dunque, ha un’azione diretta sulla fertilità.


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